martedì 28 febbraio 2012

E ora basta!

Come è possibile sapere leggendo le più famose testate giornalistiche come Repubblica o Corriere della Sera, in Val di Susa continuano le lotte e gli scontri dei manifestanti locali contro la realizzazione nel loro territorio del tracciato Alta Velocità Torino-Lione.

Le ragioni dei manifestanti potrebbero anche essere legittime: si parla di un danno ambientale all'ecosistema e a deviazioni di fiumi e torrenti. Ma secondo voi è giusto che l'intera popolazione europea si debba piegare alle banali ragioni di pochi e sparuti manifestanti contro un'opera così importante? I lavori per la parte francese dell'infrastruttura sono già a buon punto e noi italiani siamo ancora qui a discutere con manifestanti che si lamentano di tutto e di tutti. Credo che l'interesse dei singoli debba passare in secondo piano rispetto alle ragioni di un'intera popolazione continentale.

Questa trata ferroviaria fa parte del così detto "Corridoio 5": un tracciato di ferro nato per collegare Lisbona a Kiev e facilitare, dunque, lo spostamento di merci e persone all'interno dell'Unione Europea. Inoltre ciò ci permetterebbe di accrescere la competitività nazionale, da sempre poco attraente per gli investitori esteri. Sarebbe, infatti, quel gap di reti di trasporti che ci separa del resto delle nazioni europee più sviluppate ed appetibili per gli investitori stranieri.
Altrimenti rischiamo che questo "corridoio continentale" scavalchi l'Italia e attraversi, invece, la Svizzera, che sarebbe ben felice di essere inclusa in questo progetto, che senz'altro porterà sviluppo e ricchezza al territorio circostante.

domenica 26 febbraio 2012

I primi 100 Giorni di Super-Mario

In un'epoca in cui gli americano hanno fatto scuola, eccoci a fare il bilancio dei primi 100 giorni del governo Monti. Per prima cosa possiamo affermare che ha rimesso in ordine i conti pubblici, frenando la corsa disperata che stavano facendo verso il punto di non ritorno. Il tormentone spread si è normalizzato intorno ai 350 punti base, ugualmente poco sostenibile, ma sicuramente meglio dei 650 punti dei tempi di Berlusconi; ora si spera di scendere ancora per dare fiato ai cittadini e sperare che la locomotiva economica si rimetta in modo.
Inoltre il governo dei professori, tacciato da molti 'poco esperti' di non aver fatto nulla di eccezionale è stato in grado di riportare avanzo primario (una differenza positiva tra entrate ed uscite delle casse statali) in un periodo così breve e partendo da premesse catastrofiche.

Monti ha anche ridotto le spese della presidenza del Consiglio di circa 40 Milioni di Euro, non una cifra astronomica, ma comunque significativa in un epoca di austerity in cui tutti i cittadini dovrebbero essere chiamati a rinunciare a qualcosa. Ancora più soddisfacente è il taglio del 92% delle spese per i voli di Stato, dando ragione a chi diceva che Berlusconi usava aerei dell'Aeronautica Militare per motivi personali (servizio taxi alle Olgettine per trasferte in Sardegna).

Ultimo capitolo: equità. Molti cittadini si sono lamentati che questa manovra, o comunque questi provvedimenti non gravino equamente su tutti i cittadini. Notizie di prima mano danno ormai per certa l'applicazione dell'IMU agli immobili commerciali della Chiesa. Sull'attendibilità della notizia basti osservare le reazioni furiose dei vescovi italiani e di tutti i politici legati in qualche modo al Vaticano ( e a Comunione e Liberazione, vedi Lupi). Inoltre il governo sta valutando di ridurre gli stipendi ai supermanager pubblici con stipendi d'oro.

Per finire devo ammettere che segnali incoraggianti arrivano dal protrarsi dei blitz anti evasione che da Cortina si stanno spostando in tutta Italia, scoprendo un settore del sommerso che era un segreto di pulcinella che però nessuno era interessato a sconfiggere. Ultimo gesto di stile dei professori: la pubblicazione dei loro redditi e dei loro patrimoni (mobili e immobili su Internet). Siamo sicuri che i membri dei precedenti governi avrebbero fatto lo stesso? Forse gli italiani stanno cominciando a pretendere quel rispetto che per troppo tempo hanno messo in secondo piano? Speriamo...

www.repubblica.it/politica/2012/.../l_attivit_del_governo-30430319/
http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2012-02-21/ecco-stipendi-ministri-123653.shtml?uuid=AakHVEvE&fromSearch

domenica 19 febbraio 2012

Perchè Sanremo non è più Sanremo

Ecco come ogni anno è domenica e si tirano le fila sul Festival di Sanremo appena finito.
Questa edizione ha battuto molti record, soprattutto di ascolti: Celentano ha ottenuto, come anche il pezzo di Rocco Papaleo, il 60% di share, una percentuale bulgara che ha precedenti solo calcistici.

Oltre a questo però il Festival è stato attraversato da molte polemiche riguardo i due interventi del "Molleggiato" che non ha risparmiato critiche a chi secondo lui, e secondo molti altri italiani, non svolge correttamente il proprio dovere di informazione : Avvenire e Famiglia Cristiana. Le critiche sono state completamente infondate: il direttore generale della Rai quando ha firmato il contratto a Celentano sapeva a cosa stava andando incontro e ha volentieri scambiato la diplomazia, che da sempre ha caratterizzato il Festival, con introiti maggiori da parte degli inserzionisti pubblicitari, creando così i presupposti di un pareggio di bilancio e andando a reperire le risorse per programmi più da "servizio pubblico".

Altrettanto patetica però è stata la pagliacciata della contestazione a Celentano: come ha detto Morandi non può essere che una manifestazione organizzata. Erano solo 4 le persone che contestavano e per di più in 4 zone diverse della galleria. E' molto difficile che sia una reazione popolare spontanea.
http://www.tvblog.it/post/33077/sanremo-2012-morandi-celentano-fischi-pilotati-mori-contro-verro
Le critiche però non si sono fermate qui: molti hanno definito questo come il Festival nella non-sobrietà. La sobrietà che ha caratterizzato fino a qui anche il rinnovato mondo polito italiano non è stato protagonista a Sanremo.

La figura della valletta è stata svilita ulteriormente rispetto al solito: il ruolo era semplicemente quello di rimanere sul palcoscenico come sollazzo per il pubblico maschile presente a casa, desideroso di vedere una bella presenza in tv. Nulla da dire sull bellissima Ivana Mrazova che pur avendo qualche difficoltà con la lingua italiana ha svolto al meglio ciò per cui era stata chiamata. Resta il fatto che secondo me bisognerebbe che le vallette fossero una sorta di presentatrice aggiunta e non un abbellimento alla serata.
Assolutamente promossi i due conduttori Morandi e Papaleo che con la loro sobrietà, che ancora una volta si dimostra vincente e apprezzata dai telespettatori, sono riusciti a divertire il pubblico a casa e a portare a termine il faticoso impegno di Sanremo.

martedì 14 febbraio 2012

FMI (Fanno molto incazzare)

La Grecia è davvero arrivata ai minimi termini ed è notizia di ieri che il Fondo Monetario Internazionale vuole garanzie certe prima di sbloccare l'ultima tranche di aiuti (135 MLD di euro). Ma non le garanzie che tutti conosciamo: liberalizzazioni, taglio ai posti di lavoro pubblici, riduzioni al salario minimo etc. Sono clausole meno pubblicizzate perchè davvero insensate, o meglio sensate solo da un certo punto di vista.
Come al solito quando il FMI offre aiuto economico agli stati in difficoltà non lo fa per aiutarli e soccorerli, ma semplicemente per allentare la pressione sui grandi bancari fortemente indebitati con questi stati perchè desiderosi di rendimenti molto allettanti. La postilla inserita dall'isituto guidato da Christine Lagarde è quella che i soldi "dovranno essere usati per estinguere i debiti con gli istituti di credito stranieri".
Insomma la Grecia chiede soldi in prestito ( e dunque si indebita ancora di più a causa dei forti tassi di interesse richiesti ai paesi a forte rischio insolvenza ) solo per allentare la pressione sulle grandi e potenti banche di affari occidentali. Sarebbe stato molto meglio usare quei soldi per intraprendere un processo di stimoli all'economia reale attraverso commesse pubbliche ed investimenti nel settore privato per stimolare una ripresa economica.
D'altra parte ormai è storia ovunque FMI metta le mani fa più danni che altro: dalla crisi asiatica degli anni '90 (che a causa di una gestione sbagliata si è trasformata in un fenomeno quasi planetario, frenato solo dal fatto che 20 anni fa la globalizzazione era un fenomeno molto più contenuto), agli aiuti ai paesi africani in via di sviluppo. Insomma si impadroniscono della politica di quel paese, in modo giusto da un certo punto di vista, dal momento che diventano finanziatori principali, ma non per introdurre quelle riforme funzionali allo sviluppo nazionale che la classe politica non era stata capace di attuare, ma solo per salvare i bilanci delle multinazionali della finanza.
E noi ci ricordiamo quando ci offrirono l'aiuto del FMI? Andava tutto così bene?
http://www.bloomberg.com/news/2011-11-27/imf-readying-600-billion-euro-loan-offer-for-italy-stampa-says.html

sabato 11 febbraio 2012

Roma come Atene

Oggi abbiamo visto in televisione come i cittadini greci stanno massicciamente protestando contro le severissime misure di austerity imposte dall'europa in cambio del prestito-ossigeno di 130 miliardi di euro. La Grecia sta tentando di tutto per evitare la bancarotta ormai quasi inevitabile dati i tentennamenti tedeschi che hanno impedito un tempestivo aiuto. Il Fondo Monetario Internazionale, come sempre nella storia, non ha fatto altro che aiutare lo stato in difficoltà fornendo capitali freschi per ridurre i rischi per le banche straniere e non per offrire aiuto alla popolazione.
Le misure proposte dal governe tecnico Papademos sono familiari: tagli a pensioni, privatizzazioni, riforma del lavoro, aumento della concorrenza, riduzione dei privilegi delle caste e lotta seria all'evasione fiscale.
D'accordo che i ristoranti erano pieni, ma eravamo così lontani dal baratro modello Atene?

lunedì 6 febbraio 2012

Nevica!

Eh sì! A quanto pare la neve è diventata una cosa assolutamente imprevista nel periodo invernale. D'accordo che a Roma si è verificata la più grande nevicata degli ultimi 30 anni, ma è ugualmente inaccettabile che una città si blocchi per quasi una settimana (le scuole nella capitale saranno chiuse anche domani). Soprattutto alla luce del fatto che le precipitazioni non sono state improvvise ma ampiamente previste ed annunciate dalle autorità competenti. Non sono affatto d'accordo con quelli che dicono che la resposabilità sia da imputare ad un solo dei protagonisti di questa vicenda (Alemanno da una parte e il responsabile della Protezione civile, Gabrielli, dall'altra).
Secondo me invece è colpa del fatto che tutti quanti, anche se in misura maggiore Alemanno, hanno preso sotto gamba le allerte che erano state date dalle autorià meteorologiche. Il sindaco di Roma non si è reso conto della gravità della situazione, ma anche se lo avesse fatto e si fosse rivolto alla Protezione Civile per chiedere uomini e mezzi aggiuntivi non avrebbe ottenuto niente. Infatti dopo lo scandalo che ha travolto Bertolaso e la cosidetta "cricca dei grandi eventi" il ministro Tremonti ha imposto che la Protezione Civile presenti un piano di spesa alla Corte dei Conti prima ancora di effettuare l'intervento.
Una palese contraddizione: come è possibile preventivare la spesa necessaria in una situazione di emergenza e dunque per definizione imprevista e sconosciuta?
Come al solito siamo qui a commentare inefficienze presenti nel Belpaese e causate dalla solita e diffusa attitudine al privilegiare il bene individuale rispetto a quello comune, come è successo con i famosi appalti per i grandi eventi.

giovedì 2 febbraio 2012

Cronache dall'Egitto

Quando un passatempo e uno svago di un intero popolo si trasforma in guerriglia pre-organizzata vuol dire che qualcosa nel meccanismo della vita civile di quella nazione si è bloccato.
Sto parlando dell'Egitto: ci sono state più di 70 vittime durante una routinaria partita di calcio che vedeva in campo due squadre locali. Quindi non era presente nemmeno un comunque inaccettabile scusa di intolleranze di natura etnica o razziale. I beniamini locali si sono trasformati improvvisamente in bersagli: sono stati evacuati con gli elicotteri per non fargli correre rischi.
La situazione egiziana è piuttosto emblematica: la popolazione è ridotta alla fame dopo anni in cui la famiglia Mubarak ha impoverito e depauperato l'intero paese. Il problema è che la rivoluzione non ha destituito il reale padrone dell'Egitto moderno: la giunta militare.
Le sommosse di Piazza Tahrir sono state pressochè inutili perchè chi comandava allora comanda ancora oggi e la popolazione è ancora ridotta alla fame. L'unico contentino che è stato concesso ai rivoltosi è qualche piccolo miglioramento nella condizione sociale, con un piccolo miglioramento dei loro diritti politici.
Insomma possiamo dire che la celeberrima massima di Tomasi di Lampedusa non potrebbe essere più adatta: "cambiare tutto per non cambiare niente".

Ps vi linko la notizia di aljazeera, utilissima antenna nella zona del medio-oriente
http://www.aljazeera.com/news/middleeast/2012/02/201222174712848617.html