Eh sì! A quanto pare la neve è diventata una cosa assolutamente imprevista nel periodo invernale. D'accordo che a Roma si è verificata la più grande nevicata degli ultimi 30 anni, ma è ugualmente inaccettabile che una città si blocchi per quasi una settimana (le scuole nella capitale saranno chiuse anche domani). Soprattutto alla luce del fatto che le precipitazioni non sono state improvvise ma ampiamente previste ed annunciate dalle autorità competenti. Non sono affatto d'accordo con quelli che dicono che la resposabilità sia da imputare ad un solo dei protagonisti di questa vicenda (Alemanno da una parte e il responsabile della Protezione civile, Gabrielli, dall'altra).
Secondo me invece è colpa del fatto che tutti quanti, anche se in misura maggiore Alemanno, hanno preso sotto gamba le allerte che erano state date dalle autorià meteorologiche. Il sindaco di Roma non si è reso conto della gravità della situazione, ma anche se lo avesse fatto e si fosse rivolto alla Protezione Civile per chiedere uomini e mezzi aggiuntivi non avrebbe ottenuto niente. Infatti dopo lo scandalo che ha travolto Bertolaso e la cosidetta "cricca dei grandi eventi" il ministro Tremonti ha imposto che la Protezione Civile presenti un piano di spesa alla Corte dei Conti prima ancora di effettuare l'intervento.
Una palese contraddizione: come è possibile preventivare la spesa necessaria in una situazione di emergenza e dunque per definizione imprevista e sconosciuta?
Come al solito siamo qui a commentare inefficienze presenti nel Belpaese e causate dalla solita e diffusa attitudine al privilegiare il bene individuale rispetto a quello comune, come è successo con i famosi appalti per i grandi eventi.
Nessun commento:
Posta un commento